Allenarsi con le Pinne Corte Nuoto: Tutto Quello che c’è da Sapere

Allenarsi con le Pinne corte da nuoto può sembrare una cosa semplice e scontata ma ecco la nostra guida completa alle pinne che ti darà la possibilità di saperne un po’ di più e di scegliere la pinna più adatta all’allenamento che vuoi fare.

Allenarsi con le pinne corte per il nuoto è la cosa migliore per un nuotatore. Potrai allenarti alla velocità a cui nuotano i grandi campioni. Il supporto che ci danno le pinne è testimoniato dal sollievo che ci pervade quando l’allenatore pronuncia la fatidica “con le pinne” quando dobbiamo fare una serie di gambe con la tavoletta.

Ma allenarsi con le pinne da nuoto è molto di più che andare semplicemente veloce. Ti aiuta a diventare un nuotatore migliore anche senza pinne, aiuta a migliorare la flessibilità delle caviglie (essenziale per migliorare la propria battuta di gambe), e poteniza e rafforza la parte della gambata che è più difficile da allenare, la fase in cui la gamba muove dal basso verso l’alto.

In questa guida completa alle pinne nuoto ci occuperemo di fare chiarezza su un po’ di cose: le ricerche che mostrano cosa accade quando battiamo le gambe con le pinne, le ragioni per cui sono così efficaci nel farci diventare nuotatori migliori, i potenziali ricschi di affidarsi tropp alle pinne per l’allenamento, le cose che sono importanti quando devi scegliere con che pinne allenarti, e un elenco delle migliori pinne disponibili sul mercato. Incominciamo.

Gli effetti dell’allenamento con le pinne corte nuoto

Puoi immaginare le conseguenze di metterti un razzo ai piedi: andresti assurdamente veloce. Ma a parte nuotare veloce, secondo alcune ricerche (e anche secondo la mia esperienza personale) utilizzare le pinne in allenamento ha i seguenti effetti:  abbassano drasticamente la frequenza della battuta di gambe, in media del 40%; inoltre diminuiscono il dispendio energetico sempre del 40% (confrontato con uno sforzo a pari velocità senza pinne).

Questo significa che puoi arrivare alla tua velocità massima di gara con minor dispendio di energia, ossia faticando meno!

I benefici delle pinne corte in allenamento

Intanto stabiliamo subito una premessa che può sembrare scontata ma non lo è: proibitissimo usare le pinne a pala lunga, il nuoto richiede di allenarsi con pinne a pala corta perché la battuta di gambe deve essere veloce e ad ampiezza ridotta: se ti alleni con pinne a pala lunga la battuta di gambe è più lenta e più ampia, l’esatto contrario di quel che, come nuotatore, ti serve di allenare.

1. Alleggeriscono il carico di lavoro sulle spalle

Uno dei consigli preferiti del mio allenatore era quello di usare le pinne corte durante il riscaldamento. indossarle all’inizio dell’allenamento mi aiutava a evitare un carico non necessario a livello delle spalle. Mi è stato utile sopratutto tutte quelle volte in cui mi toccava combattere con dolori alla spalla (del nuotatore). Da ragazzino, e anche nel mio periodo universitario, ho sempre gareggiato e iniziare l’allenamento con un  riscaldamento con pinne mi ha aiutato a recuperare al meglio.

La premessa era semplice quanto efficace, ridurre il più possibile il carico di lavoro non necessario a livello delle spalle. Le pinne corte possono essere un aiuto prezioso quando la tua parte superiore del corpo è infortunata o quando hai bisogno di alleggerire l’allenamento.

2. Aumentano la forza e la resistenza delle gambe (sono allenanti poiché oppongono una resistenza al movimento)

Le gambe hanno i muscoli più grossi del corpo, questo significa che possono e devono essere messe al lavoro più del resto del corpo così da ottenere il meglio da esse, allo scopo di nuotare alla massima velocità possibile.

Se vuoi passare al livello successivo nell’ambito del potenziamento delle gambe puoi aggiungere alle pinne un costume con bicchieirni o un paracadute. In questo modo otterrai un aumento di velocità e resistenza in confronto alla tua velocità normale di battuta di gambe.

Le tue gambe ti odieranno ma i risultati in gara ti ringrazieranno.

Infine per tutti quei nuotatori che si trascinano dietro le gambe come i tentacoli di una seppia e non le battono mai, utilizzare le pinne migliorerà la natura aerobica del lavoro e sopratutto li stimolerà a battere le gambe con maggiore frequenza poiché se tieni fermi i piedi indossando le pinne sperimenterai subito un effetto affondamento che dovrai contrastare battendo le gambe.

3. È più facile allenare l’upkick (il movimento della gamba dal basso verso l’alto).

Tutti gli allenatori ce la menano sull’allenare la fase della gambata che va dal basso verso l’alto, e spesso fare questo dà una sensazione strana. Siamo così abituati a battere le gambe verso il basso (perché è un movimento molto più naturale) che spingere la gamba verso l’alto con la stessa intensità ci lascia straniti e disorientati.

La superficie maggiore di presa sull’acqua che aggiunge al piede la pinna ti aiuta a sentire al meglio la spinta in quella fase del calcio. Se vuoi davvero lavorare sull’up-kick prova a inserire in allenamento qualche serie di battuta di gambe in verticale. Capirai al meglio quanto sia una fase importante e di spinta, anche nella battuta di gambe a Delfino.

4. Nuotare con le pinne corte è divertente

Nuotare con le pinne è veloce e divertente. Avere la sensazione di volare a razzo in acqua, alla velocità massima è sempre una bella sensazione.

Le velocità che ci permettono di raggiungere sono sensibilmente più alte e le onde che ci si creano intorno sono massicce (scusa nuotatore della corsia accanto 🙂 ). Nuotiamo a un andatura che raramente siamo in grado di mantenere senza pinne. Semplice.

5. Aiutano a migliorare la flessibilità della caviglia.

L’importanza della flessibilità della caviglia nel nuotatore è difficile da sottostimare ed è uno dei fattori che più contribuiscono a una battuta di gambe poderosa e letale per gli avversari. Un’ampiezza articolare ridotta a livello del piede significa spingere l’acqua verso il basso invece che all’indietro, con le debite conseguenze sulla propulsione e sull’avanzamento.

Una delle ragioni per cui un sacco di triatleti e nuotatori poco esperti hanno una battuta di gambe così inefficace risiede proprio nella scarsa o assente flessibilità e ampiezza di movimento a livello della caviglia.

Quando indossi un paio di pinne percepisci meglio questa cosa, e impari più in fretta a farla nel modo corretto. La superficie maggiore di presa sull’acqua che aggiunge al piede la pinna ti permette una maggiore estensione della caviglia e una percezione della stessa che è amplificata. Le pinne, alcune più alcune meno, mettono il tuo piede in una posizione in cui le caviglie sono obbligate a essere estese, puntate, il che allena la flessibilità dello stesso.

6. Migliorano la posizione del corpo in acqua (streamline).

Dal momento in cui cominci a battere i piedi con le pinne, evitando di trascinartele dietro, il tuo corpo si posizionerà automaticamente più in alto sull’acqua.

Oltre a darti l’incredibile sensazione di planare sull’acqua ti aiuta a capire e a imparare la posizione orizzontale che dovresti tenere per avanzare attraverso l’acqua con maggiore efficienza (faticando meno e andando più veloce).

7. Migliora la bracciata

Ebbene sì, utilizzare le pinne riesce anche a migliorare la tua tecnica di bracciata. La propulsione aggiuntiva e la stabilità fornite dalle pinne corte per nuotatori ti permettono di concentrarti su componenti specifiche dello stile su cui stai lavorando.

Completare esercizi di tecnica utilizzando le pinne ti dà un senso più realistico della velocità di esecuzione mentre al contempo isoli la parte della bracciata su cui stai lavorando con l’esercizio specifico.

Le pinne inoltre ti permettono di esercitarti con serie ed esercizi più difficili che senza pinne non riusciresti a fare. Ad esempio lo Stile Libero o il Dorso con un braccio solo sono esercizi che traggono grande beneficio didattico dall’utilizzo delle pinne corte.

8. Allenamento più efficiente

Se hai poco tempo allora devi fare in modo di trarre il meglio da ogni tuo allenamento. Le pinne ti permettono di fare una maggior quantità di lavoro in minor tempo. Puoi alzare la frequenza cardiaca più velocemente aggiungendo le pinne in allenamento e stare in una zona di alta frequenza molto più a lungo.

I contro di nuotare con le pinne

Ma ci sono anche delle controindicazioni, che credevi?

1. Possono dare dipendenza.

I nuotatori più veloci a infilarsi le pinne di solito sono anche quelli con la peggiore battuta di gambe di tutta la squadra e usano le pinne come stampelle, come la classica “coperta di Linus”.

in questo caso si fa presto a diventare dipendenti da questo attrezzo che riesce talvolta a nascondere facilmente la povera flessibilità della caviglia dietro la poderosa potenza dei quadricipiti. Ovvio che non recupererai mai la distanza con gli altri compagni di squadra se usi le pinne ogni volta che c’è all’orizzonte una serie di gambe.

2. Non puoi usarle durante il riscaldamento alle gare.

Molto spesso alle gare non ti permettono di usarle in riscaldamento. Il che se ci pensi ha perfettamente senso. Già i riscaldamenti pre gara sono un casino indicibile, ci mancano più dei missili umani che sfrecciano su e giù per la corsia a velocità proibitive indossando pinne.

Morale: non affidarti alle pinne per i tuoi rituali pre-gara a meno che tu non abbia intenzione di sgattaiolare in un angolo a fare un po’ di battuta di gambe in verticale.

3. Vesciche.

Sono passato attraverso dozzine di paia di pinne negli anni, si può dire che el abbia usater tutte, Be’ alcune di esse mi hanno lasciato delle enormi vesciche sui piedi. non è il massimo e spesso non dipende dalla painna ma dall’utilizzo intenso che se ne fa.

Come scegliere le pinne migliori per te

Scegliere le pinne corte per allenarsi sembra una cosa di poca importanza, da fare senza neanche pensarci, acchiappando magari il paio più economico o quello che sembra più figo, ma in entrambi i casi non è detto che siano le pinne giuste per te.

Se vuoi trarre i migliori risultati dall’uso delle pinne ecco quel che ti serve di sapere per sceglierle al meglio.

1. Lunghezza della pinna.

Quando si parla di pinne da allenamento per nuotatori la lunghezza è una delle cose più importanti. Ma probabilmente non per quello che pensi tu. Le pinne possono sembrare tutte uguali ma hanno una funzione che va oltre quella basilare di farti andare più veloce.

Le pinne dovrebbero essere quelle che ben si sposano con il tipo di allenamento che stai facendo. Uno potrebbe pensare che PALA LUNGA = più veloce, ma non è necessariamente così. Più lunga è la pala della pinna e più difficile è battere le gambe a una frequenza ALTA (velocemente).

Le pinne lunghe annullano la possibilità di battere le gambe a una velocità adeguata per l’allenamento dei nuotatori. Sono quindi non solo inutili per chi si allena per gare di nuoto, ma controproducenti.

2. Tallone aperto o scarpetta chiusa?

Con il tallone aperto spesso hai più mobilità rispetto alle pinne con la scarpetta chiusa, ma non è sempre così, pinne come ad esempio le pinne corte ZetaTWO hanno un tallone appositamente basso per permettere massima mobilità anche con la scarpetta chiusa, e maggior comodità e tenuta.

3. Rigidità della pala.

Più la pala è rigida e più farai fatica a battere le gambe, ti stancherai prima e a volte la fluidità del colpo di gambe nonché la tecnica ne risentiranno. Sto parlando delle pale in plastica rigida, meglio evitarle, quelle in gomma, invece, in linea di massima sono tutte adatte.

Se la pala è troppo rigida ancora una volta ne può risentire la frequenza della battuta di gambe che, come con le pinne troppo lunghe, rischia di diventare troppo lenta.

4. Calzino o non calzino?

Se hai i piedi delicati o la pinna è leggermente troppo larga allora la cosa migliore sono un paio di calzini da pinne. Aggiungono un leggero spessore dove è necessario e proteggono dalle vesciche. Una volta gli allenatori e gli atleti indossavano normali calzini di spugna ma adesso ci sono calzini costruiti apposta per questo scopo, più comodi e facili da usare.

5. Silicone contro gomma.

Potrebbe sembrare normale buon senso pensare che le pinne in silicone siano meglio di quelle in gomma; nella realtà non è così a patto che la pinna sia una pinna di buona qualità, le mescole di gomma con cui sono costruite le pinne di nuoan qualità rivaleggiano con il silicone, sia in comodità che nella risposta dell apinna alla battuta di gambe fluida e a un movimento naturale dei piedi.

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