Sedentarietà e sovrappeso in età pediatrica: a che punto siamo?

Sovrappeso e obesità infantili sono fenomeni in crescita in tutto il mondo. Il sistema di monitoraggio “Okkio alla salute” ha rilevato che tra i bambini italiani in età scolare (6-10 anni) il 21,3% è in sovrappeso, il 9,3% è obeso. Inoltre, il 23,5% dedica non più di un giorno a settimana allo svolgimento di attività di movimento; il 33,8% non dedica più di un giorno a settimana allo svolgimento di attività fisica strutturata. I genitori tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri figli: in particolare emerge che, tra le madri di bambini sovrappeso/obesi, il 37% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso, mentre solamente il 38% delle madri di bambini poco attivi/sedentari ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria.

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Documento completo: Okkio alla salute (2016)

 

Italia leader europeo dell’eccesso ponderale in età pediatrica

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Prevalence of Overweight and Obesity among European Preschool Children: A Systematic Review and Meta-Regression by Food Group Consumption

In base ad uno studio pubblicato nel 2019 sulla rivista Nutrients, la prevalenza di bambini in sovrappeso/obesi in Italia risulta essere la più alta d’Europa (32,4%), seguita da Grecia (29,6%), e Portogallo (26,4%). Lo scopo dello studio è quello di fornire un quadro completo della prevalenza di sovrappeso e obesità tra i bambini dai 2 ai 7 anni, in 27 Paesi europei, dal 2006 al 2016. La prevalenza molto alta di eccesso ponderale in alcuni Paesi può essere spiegata con il graduale passaggio da una dieta mediterranea, più salutare, ad una più ricca di proteine animali, grassi e zuccheri ma più povera di carboidrati complessi e fibre. Questo, in aggiunta allo stile di vita sempre più sedentario e alla diminuzione dell’attività motoria, sia strutturata che in forma di gioco, ha portato ad un aumento del sovrappeso nei bambini  negli ultimi decenni.

 

 

Sovrappeso e obesità nei bambini: le cause

Sovrappeso e obesità sono la conseguenza dell’interazione tra fattori ambientali, genetici, psicologici e sociali. Nella maggior parte dei casi, lo stile di vita e le abitudini alimentari della famiglia influenzano lo stato ponderale del bambino: anche l’avere uno o entrambi i genitori obesi costituisce un importante fattore di rischio. La causa principale è l’eccessivo introito calorico, unito alla scarsa attività motoria e a comportamenti sedentari (utilizzo di smartphone, tablet, TV). Recentemente, è stato studiato un collegamento tra un incremento dei valori di BMI* prima dei 5 anni e il rischio di sviluppare obesità (adiposity rebound precoce). È interessante notare che l’obesità associata a sindromi genetiche o patologie endocrine rappresenta solamente il 2% circa di tutti i casi di obesità infantile.

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Adiposity rebound precoce: un possibile fattore di rischio

*BMI= Body Mass Index o Indice di Massa Corporea = peso (kg)/altezza (m2). Sono considerati in sovrappeso i bambini con valori di BMI compresi tra 85° e 95° centile; obesi quelli con valori di BMI >95° centile. (vedi centili di riferimento: maschifemmine)

Un metodo veloce per valutare lo stato ponderale è il calcolo del rapporto vita/altezza: nel bambino in sovrappeso è superiore a 0,50

 

Bambino obeso, adulto obeso

Molti studi mostrano che bambini, ma soprattutto adolescenti, obesi diventeranno adulti obesi, predisposti a tutte le patologie che l’obesità comporta. È importante sottolineare, infine, come l’obesità sia associata ad un gran numero di complicanze anche in età pediatrica: endocrino-metaboliche (sindrome metabolica, diabete tipo 2), osteo-articolari, gastrointestinali, respiratorie, cardiovascolari e psicosociali (scarsa autostima, disturbi del comportamento alimentare).obesità sedentarietà età pediatrica

 

Cosa fare?

La valutazione e il trattamento del bambino in sovrappeso/obeso deve essere svolta da professionisti (pediatri, nutrizionisti…).

Per quanto riguarda la popolazione generale, è di fondamentale importanza la prevenzione nei confronti di stili di vita scorretti e dannosi. In primo luogo, i pediatri consigliano di adottare uno stile alimentare sano, vario ed equilibrato che comprenda 4-5 pasti giornalieri compresa la colazione, che non deve essere mai saltata: la dieta mediterranea risulta essere un importante strumento di prevenzione delle malattie croniche nell’adulto. Alla base delle abitudini quotidiane di ogni bambino, dovrebbero collocarsi l’attività fisica, un adeguato riposo e una corretta idratazione. (vedi: “Il cibo unisce”: ecco la Piramide Alimentare Transculturale)

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SIP – La piramide dell’attività motoria

 

Bibliografia:

Miriam Garrido-Miguel, Andreia Oliveira, Iván Cavero-Redondo, Celia Álvarez-Bueno, Diana P Pozuelo-Carrascosa, Alba Soriano-Cano and Vicente Martínez-Vizcaíno, Prevalence of Overweight and Obesity among European Preschool Children: A Systematic Review and Meta-Regression by Food Group Consumption, Nutrients, 2019

 

Seema Kumar, MD, and Aaron S. Kelly, PhD, Review of Childhood Obesity: From Epidemiology, Etiology, and Comorbidities to Clinical Assessment and Treatment, Mayo Clin Proc. 2016

 

Simmonds, A. Llewellyn, C. G. Owen and N. Woolacott, Predicting adult obesity from childhood obesity: a systematic review and meta-analysis, obesity reviews (2016)

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Informazioni sull' Autore Martina Morgantini

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