Riconoscere e fronteggiare la depressione e i disturbi bipolari

 

Seminario sui Disturbi dell’Umore – Mercoledì 3 dicembre, ore 21-23, presso la Sala Fontana della Misericordia di Seravezza (LU), via Buonarroti 280.

 

 

 

Il seminario sarà tenuto da Luca Maggi, la partecipazione è gratuita e rivolta a tutta la popolazione.

I disturbi dell’umore sono vere e proprie malattie psichiatriche descritte fin dall’antichità, si stima che entro il 2020 rappresenteranno la seconda causa di disabilità a livello mondiale, preceduti solamente dalle malattie cardiovascolari. L’impatto sul piano personale e familiare di queste patologie è tremendo.

Ma cos’è l’umore?

Sui testi si legge che è la tonalità affettivo-emotiva che sottende ogni stato psichico e che colora ogni rappresentazione mentale.

In senso metaforico, l’umore è come il cielo: in una giornata primaverile e libera da nubi, il cielo sarà terso, l’intensità luminosa ed i colori della natura saranno vividi e brillanti, per contro, in una piovigginosa giornata autunnale, l’intensità luminosa sarà scarsa ed i colori spenti. Ebbene, l’umore è l’intensità luminosa di fondo, il “cielo emotivo” nel quale abitualmente viviamo.

Tutti sappiamo che l’umore naturalmente oscilla in senso positivo o negativo sulla base degli accadimenti della vita o di quello che ci passa per la testa, tuttavia, spesso notiamo che, come il clima, il nostro umore varia anche senza particolari motivazioni.

Il clima sulla terra cambia molto a seconda della latitudine con zone dove è estremamente variabile (ad esempio ai tropici) ed altre dove è tremendamente stabile (ad esempio nelle aree desertiche). A molti sfugge che ciascuno di noi ha una propria “latitudine emotiva”, un umore di fondo che condiziona inevitabilmente l’esistenza: si parla, ad esempio, di temperamento ciclotimico nelle persone che hanno un umore “lunatico” e reattivo, oppure di temperamento ipertimico in caso di clima emotivo persistentemente soleggiato e positivo. Le persone con un clima autunnale hanno un temperamento depressivo mentre quelle con un clima temporalesco hanno un temperamento irritabile. In questi casi non siamo nell’ambito di una patologia bensì di una disposizione emotivo-affettiva, di come reagiamo abitualmente alle circostanze della vita.

Si parla di disturbi dell’umore quando si verificano degli eventi climatici anomali, che esulano dalla media stagionale di quella particolare zona, una sorta di “bomba d’acqua” o di estrema calura e siccità. In sostanza, i disturbi dell’umore sono variazioni eccessive del tono dell’umore, dei livelli di energia, del pensiero e dei parametri neurovegetativi (sonno, alimentazione, sessualità) che compromettono in maniera significativa il funzionamento familiare, sociale e lavorativo nonché la qualità di vita.

Il disturbo dell’umore più conosciuto è senza dubbio la depressione ed oggi molte persone ricevono trattamenti farmacologici e psicoterapeutici per questa patologia. Pochi sanno che, in realtà, la depressione può alternarsi a fasi a coloritura affettiva opposta, euforica oppure irritabile (disforica), e che il riconoscimento di queste fasi ha delle implicazioni fondamentali nel trattamento. In questi casi si parla di depressione bipolare e una delle maggiori sfide del nostro tempo è di riuscire a caratterizzare e trattare in maniera più efficace i vari sottotipi di disturbi dell’umore.

Nel corso del seminario saranno affrontati gli aspetti clinici dei disturbi depressivi e dei disturbi bipolari nonché le possibilità di trattamento farmacologico e psicoterapeutico.

Luca Maggi

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