Rissa tra giovani alla spiaggia libera. Il gestore: “Stop, non farò più feste”

Versilia, 4 luglio 2023 – Dove sia partito il litigio, e soprattutto per quale misterioso motivo, è ancora tutto da chiarire. Di certa c’è soltanto l’ora del trambusto, tra le 23 e le 23.30, con tanti giovani che se le sono date di santa ragione oltre a rincorrersi sciamando tra il lungomare e l’arenile tra lo sconcerto generale e con l’arrivo di ben tre pattuglie dei carabinieri. Quanto avvenuto sabato sera durante una festa al “Kevin beach“, zona-chiosco tra la spiaggia libera di Motrone e la ciclopista, ha già avuto un seguito in quanto i gestori non replicheranno più nessuna festa per l’estate 2023, issando quindi bandiera bianca con quasi due mesi d’anticipo.

Ad accorgersi del baccanale sono stati alcuni stabilimenti balneari della zona, allarmati dall’insolita presenza dei carabinieri sull’arenile, intenti a rintracciare i giovani autori della bravata. In base alle informazioni ricevute sul campo dai balneari, si è trattato di una vera e propria aggressione che un gruppetto di ragazzi ha messo in atto contro alcuni coetanei seduti al “Kevin beach“ per godersi la festa sorseggiando un drink. Alcuni testimoni assicurano di aver visto questi giovani mentre venivano presi a calci dalla “banda“ sbucata fuori all’improvviso, dando il via a una situazione che ha preso “fuoco“ subito diventando incontrollabile. Molti giovani sono fuggiti, altri hanno provato a separare i contendenti, e a quel punto gli organizzatori della festa hanno capito che era giunto il momento di spegnere la musica e di dichiarare concluso un sabato sera assolutamente da dimenticare. Per sempre, tra l’altro, perché non ci sarà nessun bis.

“Mi fermo qua. Quella di sabato – spiega il gestore Stefano Maffei – è stata la prima e ultima festa di quest’estate. Dopo quanto avvenuto ho deciso di non fare più nulla e di limitare l’attività del ’Kevin beach’ al servizio giornaliero e all’aperitivo. Ma con le feste è meglio chiuderla qua, non voglio più farne”. Parole piene di amarezza per chi, come Maffei, sperava di offrire un’opportunità in più di svago durante le fresche serate estive. “Da quello che abbiamo saputo – conclude – i primi battibecchi sono avvenuti sulla ciclopista. Poi si sono spostati nel parcheggio di piazza IV Novembre e infine in spiaggia. Vorrei sapere dove sono i genitori di questi giovani, che sono usciti di casa solo per far confusione anziché per divertirsi. D’ora in poi faremo solo aperitivi, senza musica, per gente tranquilla che vuole stare seduta. E alle 22 si chiude tutto”.

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