Il vento che si è scagliato contro la Versilia, giovedì 5 marzo ha cancellato l'identità di un territorio. Ci sono famiglie distrutte, umanamente e nel portafoglio: tetti delle abitazioni scoperchiate, auto ridotte in carcasse, muretti e cancelli divelti, strade intransitabili, frazioni isolate, aziende, già in difficoltà, che fanno la conta, crescente,dei danni. Quella tempesta di aria gelida ha anestetizzato l'umore, già plumbeo, dei versiliesi. E tutto si complica, anche se bisogna ripartire, rimuovere i tronchi degli alberi, ricostruire. Guardando solo al presente. Si, sarà tutto meno che semplice. Un quadro allucinante, Quello che resta, sullo sfondo, è il refolo di tristezza, senza fine, che lascia in scia il parco della Versiliana di Marina di Pietrasanta: la pineta non c'è più. 1500, forse 2000 gli alberi annientati dalle raffiche del vento. Il luogo dell'anima di tanti versiliesi è solo un ricordo. Che fa male e abbassare lo sguardo, per un momentaneo senso di resa al divenire inarrestabile della natura.