Natale…in crisi. E’ di 378 euro, infatti, , secondo Confcommercio Imprese per l’Italia – Toscana, il budget medio riservato da ogni famiglia ai regali di Natale, ovvero escluse le spese per pranzi e cene e quelle per eventuali viaggi. “Tra chi ha deciso che i regali non li farà affatto – commenta il direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara Rodolfo Pasquini – e chi ha limato un po’ il budget, siamo più o meno nella media nazionale, che prevede una spesa di circa 393 euro a famiglia. Il problema è che rispetto al 2009, quindi in soli cinque anni, abbiamo registrato superiori al 40 per cento.
È il segnale allarmante di una crisi che, al di là dei problemi effettivi di chi ha perduto il lavoro e non ha risorse, sta frenando l’entusiasmo di tutti. È come se si fosse affievolita la voglia di festeggiare. Di questo passo, se il Governo non prenderà decisioni forti e decisive per far ripartire i consumi e tagliare le tasse, la ripresa è destinata ad allontanarsi”. Una buona notizia c’è, comunque: si fanno meno regali, è vero, ma in compenso si condivide di più la tavola insieme ad amici e familiari. “La spesa per gli alimentari – aggiunge Pasquini – è cresciuta almeno nella quantità dei volumi venduti, se non nel valore, grazie al fatto che ci sono molte offerte in giro e i prezzi sono mediamente scesi rispetto allo scorso anno. Gli operatori interpellati da Confcommercio confermano che molte persone preferiscono regalare e regalarsi una bella cena insieme agli amici, a casa o al ristorante: è la riscoperta della tavola come luogo degli affetti”.
I generi alimentari sono in cima alle preferenze di spesa: secondo un’indagine di Confcommercio e Format, il 73,4% li acquisterà per farne dono. Un consumatore su due acquisterà poi giocattoli per i bambini. In crescita anche i regali “elettronici” considerati ormai utili, come smartphone (più 3,4%), tablet (più 1,5%) e prodotti tecnologici in genere (più 1,9%). A proposito di regali utili, aumenta anche chi si regalerà un elettrodomestico nuovo (più 1,3%). In aumento anche gli acquisti online (più 8% sul 2013). In calo i prodotti per la cura della persona (meno 2,6%) e le calzature (meno 2,2%). Coloro che, più degli altri, hanno deciso di tagliare il budget per gli acquisti natalizi, sono in prevalenza i giovanissimi (fino a 24 anni), la fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni e le famiglie.