di SUSANNA BENASSI Il nome di Pietrasanta riecheggia nelle terre di Toscana attraverso l'opera di Riccardo Bremer,pittore e scultore di osservazione verista, ma dal tratto raffinato, chiamato a realizzare il drappo per la 37esima edizione del Palio di Pescia del 2014 che ha avuto luogo in Piazza Mazzini,domenica 7 Settembre. Vincitore indiscusso il rione Santa Maria che si è aggiudicato lo stendardo bremeriano.
"Diversi mesi fa mi venne richiesto di realizzare il drappo per l'edizione del Palio 2014" ci racconta, Bremer " Il tema, al quale dovevo ispirarmi era il paesino di Aramo che fa parte del comprensorio detto delle "Dieci Castelle", o "Svizzera Pesciatina". Un territorio bellissimo che Firenze e Lucca si contesero in epoche passate per la sua posizione strategica.Ho così immaginato un armigero che però recasse un'uniforme non riconducibile né alle milizie di Firenze, né a quelle di Lucca".
Si e' ispirato a questa lotta tra le due città, nel realizzare l'immagine?
" Ne ho preso spunto, ma non ho affatto pensato ad un soggetto bellicoso, quanto piuttosto ad un personaggio mite nell'aspetto e privo di intenzioni guerriere che giunto in prossimità di Aramo, vedendo nel cielo tre singolari nubi puntare dritte sul campanile della chiesa di San Frediano, interpreta l'insolito fenomeno in chiave mistica. "Un segno del Cielo, forse?" ,si chiede e decide di andare verso Aramo alla conquista non già delle "Castella",ma di un'avvenente donzella.Il titolo che avevo rielaborato era infatti "AAA. Amore Ad Aramo". Ne è stato privilegiato un altro, ma la cosa non mi dispiace."
Qual'e' il titolo dell'opera, quindi?
"Pescia e le sue Castella, Aramo"
Riguardo alla "costruzione" dell'immagine, da dove ha tratto ispirazione?
"Desiderando avere dei riferimenti storici autentici, sono andato col pensiero al "Ritratto di cavaliere"del Carpaccio.Ho ritenuto doveroso fare un omaggio a questo grande artista,la cui arte è per me fonte di ispirazione.Mi sono limitato a trarre semplici spunti semplificando e reinterpretando quegli abiti già' sobri."
Che tipo di tecnica ha utilizzato?
"Per l'occasione, ricca di tante sfaccettature e implicazioni, ho optato per una pittura forte nelle tinte e decisa nel tratto, nei contorni e nella situazione chiaroscurale. Una pittura allegra, ottimistica e almeno così spero, foriera di buonumore.La tecnica è tempera su tela ed è stata da me condotta secondo una personale ed esclusiva ricetta.
Le misure della tela sono di cm 210 x 86."
Riccardo Bremer e' nato ad Avenza, Carrara nel 1947, vive e lavora a Pietrasanta. Predilige l’arte figurativa della quale il ritratto e' soggetto privilegiato,seppure la sua produzione sia ricca di opere pittoriche raffiguranti paesaggi e nature morte e di sculture.