di Nicola Giannaccini
Ad aggiudicarsi la 59esima edizione del Palio dei Micci è stata la contrada della Quercia, grazie alla performance del fantino Mario Menconi e del suo asino Marlon Brando. Il Tema è andato, invece, al Leon d'Oro; il Corteo Storico alla Cervia, e l'Alabarda d'Oro al Leon d'Oro, che ha ottenuto il maggior punteggio nella classifica combinata tra Corteo e Tema. Grande successo anche per il Ranocchio, che si è portato a casa il Trofeo Meccheri.
Ma la lunga domenica del Palio è iniziata già a metà mattinata, con la consueta messa alla chiesa di Querceta e con la tradizionale benedizione degli asini. Cerimonia che ha visto riempire la centrale Piazza Matteotti di contradaioli nei panni di dame, cavalieri e popolani delle epoche medievali e rinascimentali. L'agenda di una giornata così intensa per Querceta, però, non poteva che essere davvero fitta. Già a partire dalle ore 14 infatti, i figuranti delle otto contrade si sono incontrati nei loro quartier generali per mettere a punto gli ultimi dettagli delle imminenti esibizioni, e per avviarsi, successivamente, alla volta dello stadio “Buon Riposo” di Pozzi, trasformato per l'occasione in un'arena degna delle giostre medievali. Così, uno dopo l'altro, sono arrivati nei pressi dell'impianto sportivo gli otto vessilli portati con orgoglio dai diversi contradaioli, che hanno sfilato per le vie della Versilia in un'atmosfera quasi surreale, davanti agli occhi delle tante persone riversate per strada. Puntuale alle ore 16, dopo una breve presentazione della manifestazione, è toccato alla Lucertola – in qualità di vincitrice del Palio 2013 – aprire il pomeriggio di sfida, facendo ingresso per prima nel campo sportivo. E a seguire, una dopo l'altra, sono entrate tutte le altre contrade, in questo ordine: Pozzo, Ponte, Cervia, Ranocchio, Quercia, Madonnina, Leon d'Oro. Ogni gruppo ha portato in scena un Corteo Storico ed un Tema, con l'accompagnamento di una voce narrante, di tamburi e chiarine. Dalla rievocazione di storie del territorio, a vicende fantastiche, dai suggestivi colori di abiti e bandiere, all'atmosfera da ritorno al lontano passato. Una ricetta consolidata negli anni che, in una commistione di leggende locali e personaggi storici del calibro di Giovanna d'Arco, è risultata all'altezza di un pubblico esigente. Del resto più di tre ore di spettacolo hanno intrattenuto le diverse migliaia di spettatori che, tra gradinate, posti a sedere e tribuna coperta, hanno riempito l'intero stadio. Verso le ore 18, a spezzare l'adrenalina della competizione ci ha pensato lo spettacolo congiunto di tutti i musici del Palio che hanno dato vita ad una emozionante esibizione, culminata nella rappresentazione di un sole, simbolo di speranza per il futuro. Ma circa alle 18.30, dopo la lettura del bando di sfida da parte della Lucertola, è scattato il momento magico della Corsa dei Micci. Da copione gli otto fantini, in sella ai loro micci, si sono schierati lungo la pista e hanno aspettato il via, che – a sorpresa – è arrivato senza false partenze, costanti nelle edizioni precedenti. Sei giri di campo ad alta soglia di adrenalina che hanno visto un testa a testa incredibile tra Lucertola e Quercia all'ultima tornata. E a spuntarla, dopo una volata al fotofinish, è stato l'asino della Quercia. A seguire Lucertola e Ponte, rispettivamente in seconda e terza posizione. Grande l'entusiasmo esploso nelle fila dei Bianco-neri, che si sono lanciati in cori e festeggiamenti. E poco dopo la gara è arrivata anche la premiazione delle altre sfide. Procediamo con ordine. A vincere il Tema è stato il Leon d'Oro, mentre a completare il podio hanno pensato Pozzo, Lucertola e Madonnina. Il Corteo Storico invece, conquistato dalla Cervia, ha visto piazzarsi nelle posizioni successive Leon d'Oro, Lucertola e Ponte.
A giornata archiviata, è però tempo di bilanci. Tante le presenze, nonostante qualche malumore per il prezzo dei biglietti, che andava da 15 a 25 euro, a secondo della postazione. Per il resto la manifestazione – che ha visto la partecipazione dei sindaci versiliesi Domenico Lombardi (Pietrasanta), Umberto Buratti (Forte dei Marmi), Ettore Neri (Seravezza) e Michele Silicani (Stazzema) – ha tenuto alto il suo nome. Prossimi appuntamenti del Palio di Querceta a metà maggio con i giochi di bandiere, e nei mesi di giugno e luglio con il torneo di calcio delle contrade.