DOMENICA 4 MAGGIO SARÀ IL GIORNO DEL PALIO DEI MICCI

di Nicola Giannaccini

Si avvicina la prima domenica di maggio. E in terra di Versilia equivale a dire che ben presto sarà il giorno del Palio dei Micci. Un evento che, giunto alla 59esima edizione, è capace di mobilitare, anno dopo anno, diverse migliaia di persone, tutte ansiose di vivere quell'intensa giornata dall'atmosfera davvero particolare, carica di adrenalina per la competizione, ma anche di storia. Le 8 contrade rivali, a partire dalle ore 16, si daranno battaglia per tutto il pomeriggio in diverse sfide, tra cui l'attesissima corsa dei micci. Arena dell'evento, lo stadio “Buon Riposo” di Pozzi.

Ma il lungo ed impegnativo week-end del Palio avrà inizio già diverse ore prima dell'ingresso nello stadio. Infatti una prassi ormai consolidata vuole che ogni contrada organizzi per la serata precedente alla domenica una “veglia”, momento da trascorrere in compagnia, tra musica, bevute e abbuffate. Meglio non fare troppo tardi però, perché gli appuntamenti della giornata seguente inizieranno già dalla mattina, con la celebrazione della consueta messa nella chiesa di Querceta e la benedizione degli asini nella centrale Piazza Matteotti. Occasione in cui saranno svelati i nomi dei micci che gareggeranno nella corsa. Dopodiché non resterà che attendere le prime ore del pomeriggio, quando i figuranti delle 8 bandiere partiranno dai loro territori e raggiungeranno lo stadio di Pozzi, sfilando per le strade versiliesi. Alle ore 16, la prima contrada – per questa edizione la Lucertola, in qualità di vincitrice dello scorso anno – farà ingresso nell'impianto sportivo. E a seguire entreranno tutte le altre, in questo ordine: Pozzo, Ponte, Cervia, Ranocchio, Quercia, Madonnina, Leon d'Oro. Per ogni gruppo, i diversi contradaioli daranno vita, nel prato, al cosiddetto Tema, una rievocazione di antiche vicende reali o fantastiche. E nel frattempo altrettante comparse marceranno lungo l'anello dello stadio per il Corteo Storico, indossando le vesti di dame, principi e popolani. Costumi ispirati ai diversi periodi delle contrade, in un arco temporale compreso tra il 1300 al 1600. Tutte le esibizioni – davvero impressionanti per la solennità evocata – saranno accompagnate da una voce narrante e dalla melodia dei musici, tra squilli di chiarine e rulli di tamburi. A seguire andrà in scena uno spettacolo congiunto di sbandieratori e tamburini, che farà scendere per qualche attimo la febbre della competizione. Febbre che tornerà a salire velocemente quando, attorno alle ore 19, gli otto fantini delle contrade lanceranno i loro asini in sei giri di campo imprevedibili, ma che alla fine consacreranno l'unico e indiscusso vincitore della gara e dell'ambito gonfalone del Palio. E proprio tra festa e commozione si concluderà l'intero evento, con la proclamazione delle contrade vincitrici delle altre sfide. Miglior Tema, migliore Corteo, Alabarda d'Oro (premio che andrà al gruppo in grado di totalizzare più punti tra il Tema e il Corteo) e Trofeo Meccheri (istituito in ricordo della tragica scomparsa dei fratelli Meccheri, e riservato ai migliori musici). La Pro Loco Querceta, organizzatrice dell'evento, fa sapere che le tribune coperte dello stadio sono già tutte esaurite. Ma niente paura. Ci sono ancora posti disponibili sulla gradinata e sulle poltroncine, e i biglietti potranno essere acquistati sia nei prossimi giorni alla sede centrale della stessa Pro Loco (Via Versilia 30, Querceta), sia allo stadio, ma soltanto nella domenica del Palio. Tantissimi gli spettatori attesi, con un numero di partecipanti che dovrebbe attestarsi nell'ordine di qualche migliaio. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, ci sarà una soglia massima di presenze, fissata in 5000 unità, tra figuranti (circa 2000) e persone del pubblico. Qualche malumore per il costo dei biglietti, che va dai 15 euro della gradinata, ai 17 delle poltroncine, fino ai 25 della tribuna. Questione di poco conto però, se si pensa ai diversi attriti, spesso poco sportivi, che si sono generati negli scorsi anni tra le contrade, e all'episodio dei micci dopati nel 2012. Una macchia che il Palio ha voluto cancellare, cominciando a voltare pagina già dall'appuntamento 2013.

 

Unica incognita che rimane a così pochi giorni di distanza è il meteo, mai troppo generoso nelle edizioni precedenti, anzi. Non è raro infatti che quella considerata ormai come una maledizione del maltempo si abbatta quasi ogni anno sulla Versilia in occasione della prima domenica di maggio, facendo rinviare puntualmente la manifestazione di una o più settimane. Non resta, quindi, che sperare in un bel regalo della primavera, magari in vena di regalarci una bella giornata di sole.

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