100 ANNI DI FORTE DEI MARMI: IL BELLO E IL MENO BELLO DI UNA NOTTE DI FESTA

Di GIULIA BERTOLI

"Cento volte Forte" tra cultura, politica e divertimento: il comune di Forte dei Marmi ha dunque varcato con successo il traguardo dei  suoi  cento anni andando incontro all’attesa di ‘ indigeni’ e turisti  vogliosi di vivere una  grande festa popolare. Un vero e proprio assaggio d'estate quello andato in scena, sabato 26 aprile, annunciato da una folla di gente e da fortunati raggi di sole; la messa dell'arcivescovo di Pisa Benotto ha infatti reso una benedizione al programma della giornata, con il sottofondo della banda "La Marinara" e la solennità commemorativa rivolta ai caduti in mare ed in guerra. Una mattinata colma di ricordi celebrativi ha lasciato poi spazio ai riconoscimenti politici: sono stati infatti  premiati di fronte allo storico Fortino gli oltre cento consiglieri comunali che hanno ricoperto l'incarico negli anni precedenti, in presenza del ministro alla Pubblica Istruzione Stefania Giannini e del console generale delle federazioni russe Evgeny Boikov. In  questa occasione è arrivato il ringraziamento del sindaco Umberto Buratti verso tutti coloro che hanno reso Forte dei Marmi un comune autonomo, ripercorrendo le tappe della storia del paese fin dal lontano 26 aprile 1914. Dal tardo pomeriggio in poi l'esibizione live di violini e la presenza del Dj Set Montecarlo in piazza del Fortino, hanno contribuito a riscaldare l'atmosfera e richiamare una vera e propria folla di gente, paragonabile a quella presente durante la stagione estiva: particolarmente apprezzati i fuochi d’artificio. . Ciò che ha lasciato a desiderare invece è stato il contributo delle attività commerciali, che in quanto "notte bianca" come preannunciato nei giorni precedenti, avrebbero dovuto restare  aperte fino a tarda notteinvece, già poco prima di mezzanotte, quasi tutti i negozi del centro erano chiusi. Inevitabile lo ‘ svuotamento’ conseguente delle strade centrali. Un'altra mossa non troppo astuta-senza dare la colpa a qualcuno in particolare-è stata sicuramente la sovrapposizione dell'evento Enolia a Seravezza con il centenario del Forte : un pizzico di chiarezza in più tra i comuni avrebbe senz'altro creato meno confusione e non avrebbe sottratto presenze e spazio ad una manifestazione piuttosto che ad un'altra. Nonostante questo, la giornata del 26 aprile ha lanciato un segno positivo di solidarietà e collaborazione di cui i cittadini del Forte avevano sicuramente bisogno, per sentirsi più legati alle origini della propria città: in tal senso l'obiettivo è stato raggiunto e rimarrà un ricordo ben distinto nella storia del Comune di Forte dei Marmi. 

 

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