L’IDEA NELLA MATERIA, MASSIMO MARTINELLI

di SUSANNA BENASSI "Per sfuggire al mondo non c'è' niente di più sicuro dell'arte e niente e' meglio dell'arte per tenersi in contatto con il mondo" Goethe.

Cos'è l'arte se non l'espressione  estetica di uno stato d'animo, veicolata attraverso una forma ?"L'emozione non ha voce" recita una famosa canzone di Adriano Celentano, ma non ha neanche neanche un volto definito.E'come l'acqua che può assumere variegate forme a seconda  dell'involucro che la contiene. L'emozione ha mille facce e nessuna in particolare, e può essere espressa e  riconosciuta solo attraverso l'occhio della sensibilità. L'idea e la forma non seguono un criterio temporale, ne uno schema fisso. L'una può precedere l'altra, essere madre e figlia al contempo, divenire un tutt'uno, scindersi,scambiarsi  e unirsi di nuovo, in una danza infinita e misteriosa che non conosce tempo, ne spazio. In alcuni casi la materia e' già idea in embrione, in altri ne assume, passiva, i contorni, ma spesso le due nascono spontaneamente  assieme, costruite da mani che lavorano al buio della ragione, guidate solo dall'inconscio.

Massimo Martinelli,e' un timido che  rifugge dalle luci della ribalta e non ama molto parlare della sua arte a cui si dedica con sentita passione e un animo da sperimentatore. Nelle sue mani qualsiasi materiale, dalla carta stagnola, alla rete metallica, dal cemento al silicone, dal legno al vetro, unito al colore, può trasformarsi in una tela dai colori variopinti e dalle svariate forme. Per intervistarlo e' stato necessario ricorrere ad un piccolo complotto familiare che lo ha reso "ostaggio"per alcune ore della sottoscritta e bersaglio di domande alle quali si sarebbe sottratto volentieri.Va detto che una fuga liberatoria l'ha tentata più volte, cercando abilmente di deviare la conversazione su vari altri argomenti, pur di riuscire a non raccontarsi. Ma i suoi quadri parlano per lui. Tutti diversi, per soggetto, toni e sfumature eppure uniti da un comune denominatore -l'espressione di stati d'animo- ora cupi, ora sereni, inquieti ,o riflessivi ma sempre vitali e comunicativi. Richiamano sotto certi aspetti le geometrie di Kandinsky, le cromie  variegate di Pollock,ma si intravedono anche elementi fauvisti e aspetti compositivi propri del cubismo picassiano.

Quando e come nasce la sua passione per l'arte?

Nasce circa venticinque anni fa, assolutamente per caso.  Sentivo il bisogno di impegnarmi in qualcosa di creativo. Provai a riprodurre un dipinto di Van Gogh e capi che la pittura mi piaceva, ma che avrei dovuto trovare una forma espressiva tutta mia.

Nasce prima l'idea,o la forma?
Dipende… Alcune volte nasce prima l'idea , altre la forma, ma spesso fuoriescono entrambe in contemporanea. Può succedere che mi cada l'occhio su un qualche materiale in cui intravedo un soggetto  e da li' parto a realizzare la tela che è sempre in divenire.

Che intende con "…e' sempre in divenire"?
Che non ho mai un progetto compiuto in testa, ma solo un abbozzo.L'idea prende forma, via, via che la vado costruendo, come se stessi assemblando,tessera dopo tessera, un puzzle di cui non conosco l'immagine finale che ne scaturirà.

Ma l'idea, o la forma, da dove origina?
Dal mio stato d'animo. Trasferisco quello che sento e non esprimo a parole, sulla tela.

Quali sono i tipi di materiali che usa?
Il colore ad olio ovviamente non può mai mancare, ma a questo affianco ogni tipo di materiale di cui intuisco un possibile utilizzo per le mie opere. Si tratta sempre di materie comuni e spesso "povere", come la carta stagnola, la rete metallica, il vetro,o la garza che si usa per disinfettare. Mi piace sperimentare, trovare sempre soluzioni inedite.

Cos'è la creatività?
Provare a realizzare qualcosa di nuovo e sempre diverso, attraverso l'uso di materiali semplici,ma inconsueti.

E il colore…?
Il colore, e' tutto! Con i colori riesci ad esprimere ogni tipo di emozione e sensazione.

Perché e' così restio a mostrarsi?
Perché creo per me stesso, per il piacere che provo nella realizzazione di un quadro. Non penso mai che quanto sto costruendo sia destinato a qualcuno in particolare.

Ha mai organizzato qualche esposizione?
Si e sempre per caso, su iniziativa di altri che mi hanno praticamente trascinato nel luogo di esposizione!

Note Biografiche
Massimo Martinelli e' nato a Massa Carrara il 18 Novembre del 1959.
Ha esposto:

Galleria La Tavolozza a Pontedera, nel 2007
 Villa Shiff a Montignoso nel 2008
APT di Massa Carrara nel 2009

Centro Commerciale Carrefour Massa – Esposione/ Asta di Beneficienza organizzata dalla Parrocchia del Casone 2009

Ha partecipato:
Premio Gronchi 2008
Premio Gronchi 2009

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