LA VECCHIAIA SECONDO GIORGIONE

di SUSANNA BENASSI "Vecchiaia. Momento della vita in cui si chiude un occhio sui vizi che ci si possono ancora concedere e si scagliano fulmini su quelli che non si è più in grado di commettere." Ambrose Bierce (Dizionario del diavolo, 1911)

Una donna anziana, dall'espressione stanca e sofferta emerge da uno sfondo scuro. Il senso di decadimento fisico e' esaltato nella posa  di tre quarti in cui il corpo e' ruotato verso destra, mentre la testa guarda a sinistra. La bocca leggermente socchiusa come se stesse parlando, sembra rivolgersi  all'osservatore con la frase riportata sul cartiglio che stringe nella mano destra "Col tempo", a significare come il suo  trascorrere, conduca inevitabilmente al declino. Il soggetto del ritratto e'  una popolana, strana scelta, in un'epoca in cui soltanto i ceti abbienti potevano sostenere il costo di un dipinto. Questa particolarità e l'ammonimento della donna rivolto allo spettatore ha fatto presumere che la tela possa rappresentare, l'allegoria della vecchiaia.( In un inventario del 1569 il quadro e' descritto come "La madre del Giorgione -di Giorgione".)

Giorgione e' lo pseudonimo di Giorgio Gasparini  (Castelfranco Veneto, 1477 circa – Venezia, 1510), pittore veneto molto popolare in vita, ma dall'aura misteriosa. La tendenza a non firmare le tele,la mancanza di notizie certe sulla vita e sull'excursus artistico e la personalità sfuggente ,hanno reso difficoltosa l'attribuzione di paternità delle sue opere e contribuito a rendere Giorgione uno dei personaggi più enigmatici della storia dell'arte.Del cammino creativo di questo artista evidentemente poco incline ad esporsi pubblicamente,si trova traccia in "scritti" di altri pittori del tempo che ebbero modo di conoscerlo e in alcune note del Vasari che lo indico' come uno degli ideatori della "Maniera Moderna".Lo stile pittorico di Giorgione si basa sulla cosiddetta "pittura tonale" che parte da un tono dominate e si accompagna a sue variazioni . In particolare, l'artista utilizza direttamente il colore sulla tela, senza l'ausilio del disegno. Lo spazio e le forme sono costruiti attraverso strati di pittura,chiaroscuri  che rendono i soggetti e gli oggetti "uniti" gli uni agli altri,senza stacchi di contorno,netti. Il risultato e' una bellezza estetica armoniosa e  ipnotizzante che trasmette sentimento. Infatti le opere di Giorgione oltre ad essere curate nel dettaglio da un punto di vista tecnico-stilistico,(l'alta qualità era uno dei suoi tratti distintivi),hanno la particolarità di esprimere "sensazioni", di far emergere in maniera vibrante il lato psicologico del tema trattato.

Foto: "Vecchia", Giorgione (1596) – Galleria dell'Accademia,Venezia

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