Miccio Canterino: vince il Leon d’Oro con Povia

di NICOLA GIANNACCINI

Il Leon d'Oro vince la 57esima edizione del Miccio Canterino, “Con la passione di un leone” cantata da Povia. Il verdetto è arrivato intorno all'una, in un palazzetto dello sport di Forte dei Marmi preso d'assalto da contradaioli ed appassionati. E la risposta del pubblico non si è fatta attendere: applausi,

cori e qualche fischio – fisiologico in questo genere di manifestazioni – hanno accompagnato il trionfo della contrada.
 
 Più di tre ore di spettacolo in una finalissima ad alta soglia di adrenalina in cui, però, non sono mancati momenti commoventi e riflessioni. La serata si è aperta con il tradizionale passaggio della Lira d'Oro di
 mano in mano tra le damigelle delle varie contrade. Un rito che, andato in scena tra battute e presentazioni delle reginette, ha visto anche la partecipazione di Miss Palio 2013, Lisa Lazzini.Significative le parole del presidente della Pro Loco, Franco Burroni,  prima i ringraziamenti alla presentatrice Sara Chiarei, agli sponsor e a tutte quelle persone che
 hanno permesso la realizzazione della manifestazione; poi il pensiero è stato rivolto a quei contradaioli che sono venuti a mancare da poco tempo. E così l'intero palazzetto si è stretto in un commovente abbraccio intorno alla famiglia di Sara, la giovane ragazza tragicamente scomparsa nell'estate scorsa. Un applauso sincero e spontaneo ripetuto anche quando l'associazione AIDO ha consegnato una targa in memoria che  ha
 celebrato il vero spirito del Palio, fatto di solidarietà e di familiarità. Difficile dare il via ad una sfida dopo
 questi attimi, ma così è stato. Lucertola, Quercia, Cervia, Leon d'Oro, Madonnina, Ranocchio, Ponte e
 Pozzo. In questo ordine gli artisti delle otto contrade sono saliti sul palcoscenico e, sostenuti più che mai dal
 pubblico, si sono lanciati in performance (e non solo) che hanno infiammato la serata. Di fatto i cantanti, dopo l'esibizione, hanno parlato di loro e dei progetti futuri, non dimenticandosi di intonare i successi che li
 hanno consacrati nel mondo della musica. Ma in una serata di vero spettacolo non poteva mancare l'ospite che in questa manifestazione è sempre d'eccezione, Marco Macchiarini. Sulle note di "Un gran re", la storica
 “canzonetta” del Miccio Canterino, ha fatto scatenare la sala, tra scrosci di applausi e cori di
 accompagnamento. E l'entusiasmo non è finito perché, poco dopo, lo stesso Macchiarini ha cantato l'inno dell'Hockey Forte dei Marmi, facendo infuocare, tra gli altri, anche gli animi dei musicisti dell'orchestra che non si sono risparmiati acclamazioni ed incitazioni. Così tra siparietti ed esibizioni, si è arrivati al momento
 più atteso e per certi versi più temuto, la premiazione. del Leon d'Oro vincitrice del festival 2014, con 111 punti complessivi.. Un risultato che
 ha confermato le aspettative, facendo esplodere l'entusiasmo dei contradaioli giallorossi che hanno potuto prendere in mano la tanto bramata Lira d'Oro. Secondo posto – senza dubbio meritato – per la Cervia
 capitanata da Simona Molinari (97,50 punti). Gradino più basso del podio, invece, per Bianca Atzei ed il suo
 Ponte (96,50). Alla Quercia di Giò di Tonno spetta il quarto posto, con 95 punti. Fuori dalle prime posizioni, ma ricorderà l'edizione numero 57 del Miccio Canterino con un sorriso, la Madonnina, che si è aggiudicata il
 premio della critica a sorpresa. Un trofeo che, istituito a partire dallo scorso anno, viene assegnato tramite "televoto" del pubblico. Svelati gli esiti – per la verità quasi tutti in linea con le attese – i sostenitori del Leon
 d'Oro non hanno perso tempo e si sono lanciati nei festeggiamenti di rito, e – possiamo scommetterci – per
 molti è stata una notte bianca.
 
 A Festival archiviato è però già tempo  di bilanci. Se è vero che la prima delle tre sere non ha avuto una grande
 partecipazione, non si può dire lo stesso per le altre due, quando sono stati registrati numeri da tutto esaurito. Nonostante la grande affluenza, non è mancata qualche polemica per il prezzo dei biglietti che, specialmente nella finalissima, non era  sicuramente economico (20 euro in tribuna, 22 in platea). E cosa dire della presentatrice Sara
 Chiarei? Una conduzione semplice, efficace e mai noiosa. Due serate impeccabili ed una terza in cui si è
 dimostrata “vulcanica”, per utilizzare un aggettivo con il quale è solita descriversi. Un più che meritato 9 e mezzo
 è il voto che si merita.

 

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