” Benicomuni.it” a Pietrasanta

 

L’Associazione di volontariato La Bottega della Rocca, il Presidio Libera Versilia e il Comune di Pietrasanta, con la collaborazione di Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) danno vita ad un evento di educazione alla legalità per studenti, insegnanti, educatori, cittadini dei Comuni della Versilia (Pietrasanta, Seravezza, Forte dei Marmi e Camaiore) intitolato Benicomuni.it.

L’iniziativa si articola in due giorni, venerdì 14 e sabato 15 febbraio, intensamente impiegati a svolgere due diversi percorsi:

La mattina di venerdì 14 febbraio dalle 9.00 alle 12.00 presso la sala dell’Annunziata in Sant’Agostino a Pietrasanta l’incontro degli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Pietrasanta, Seravezza, Forte dei Marmi, con Patrizia Canova, intorno al tema “Acqua: ti vogliamo bene comune”. Patrizia Canova (docente e formatrice di educazione interculturale, media e cinema) offrirà, attraverso la documentazione di progetti sul diritto all’acqua e la suggestione di immagini filmiche e contenuti media, un percorso educativo sul tema dell’acqua-bene comune, intesa come risorsa collettiva da salvaguardare, patrimonio di cui tutti gli uomini hanno uguale diritto, ricchezza reale dell’umanità.

L’incontro è inserito nel Progetto di educazione ai diritti umani – anno scolastico 2013/2014 – Sapere per saper essere – Educare al bene comune, che è un progetto che da diversi anni le scuole portano avanti insieme, nell’intento di far lavorare gli alunni dei vari istituti su temi di conoscenza e consapevolezza dei diritti umani e del bene comune. Le classi e gli insegnanti seguono dei percorsi didattici condivisi e danno vita anche a occasioni pubbliche d’incontro con esperti, come questa del 14 Febbraio.

Il tema del bene comune, trattato quest’anno, ha toccato l’acqua in tutte le classi, e ha condiviso lo studio del racconto di J. Giono, L’uomo che piantava gli alberi (1953), racconto studiato e interpretato da tutti i ragazzi del progetto. Giono giustifica con queste parole la scelta politica e ideale che sta alla base dello scopo della vita del protagonista del suo racconto: “Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva. Supponeva che fosse una terra comunale, o forse proprietà di gente che non se ne curava? Non gli interessava conoscerne i proprietari. Piantò così le cento ghiande con estrema cura”.

All’incontro di venerdì mattina partecipano anche i genitori degli alunni e i cittadini che possono così assistere ad una lezione aperta, esempio, sintesi e nuova sollecitazione su ciò con cui gli studenti si confrontano a scuola.

 

 

 

L’incontro di Venerdì 14 pomeriggio e Sabato15 Febbraio per l’intera giornata, presso il centro Centro di Formazione/Informazione/Incontro “Vasco Zappelli” in via dell’Osterietta a Pietrasanta, intitolato GUARDARE, ESPLORARE E CREARE IDENTITÀ MULTIPLE ATTRAVERSO L’ARTE.

E’ il workshop dell’iniziativa “benicomuni.it” per insegnanti, educatori, volontari, sempre a cura di Patrizia Canova e con l’assistenza di Maria Maura

(insegnante, collaboratrice con Patrizia Canova del CEM – Centro Educazione alla Mondialità, esperta di linguaggi digitali). Si tratta di un laboratorio sospeso tra il guardare e il fare, alla ricerca di forme espressive creative per guidare alla costruzione di autoritratti e ritratti, attraverso cinema, opere d’arte, fotografie e video, che verranno visti, interpretati, manipolati, trasformati, usando old e new media (macchina fotografica, lavagna luminosa, videocamera, ipad, smartphone, computer). Il filo conduttore è l’IDENTITA’, intesa come riconoscimento di sé e dell’altro, memoria, relazione, conoscenza e condivisione. Durante il laboratorio i corsisti compiono un percorso che, pescando suggestioni nell’arte quale strumento forte di narrazione del sé e di dialogo interculturale, proverà a offrire nuovi orizzonti, nuovi strade da percorrere per promuovere con i giovani dei percorsi di educazione all’affettività e alla socialità.

 

 

I due giorni di lavori vedono la collaborazione di persone, enti e associazioni del territorio che seguono e danno vita a iniziative aperte a un percorso formativo: valorizzare, nelle nuove generazioni, il patrimonio di doni che il mondo gli consegna, perché lo apprezzino, lo tutelino e lo tramandino:

?“Bene comune vuol dire coltivare una visione lungimirante, vuol dire investire sul futuro, vuol dire preoccuparsi della comunità dei cittadini, vuol dire anteporre l’interesse a lungo termine di tutti all’immediato profitto dei pochi, vuol dire prestare prioritaria attenzione ai giovani, alla loro formazione e alle loro necessità. Vuol dire anteporre l’eredità che dobbiamo consegnare alle generazioni future all’istinto primordiale di divorare tutto e subito”.

Salvatore Settis, Azione popolare. Cittadini per il bene comune, Einaudi 2012, pag. 29 

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