TENEREZZA E QUIETE NELL’OPERA DI ALFRED SISLEY

di SUSANNA BENASSI  “Ogni immagine mostra un elemento del quale l'artista si è innamorato."- Alfred Sisley  

La natura, la vigoria dei suoi elementi, l'alternanza delle stagioni sono i temi di cui Afred Sisley (Parigi, 30 ottobre 1839 – Moret-sur-Loing, 29 gennaio 1899), pittore francese di origini inglesi, fu perennemente e irrimediabilmente attratto. Iniziò a dipingere assieme a Renoir, Monet e Bazille con i quali condivise per un certo periodo la battaglia diaffermazione di quella che oggi conosciamo come "corrente Impressionista", una nuova tecnica pittorica che incontrò parecchi ostacoli sulla strada verso il successo. Rispetto ai suoi amici, Sisley mantenne sempre un "basso profilo" e l'impronta della pittura tradizionale inglese, sia in termini di ricerca e di evoluzione tecnica che nella scelta dei soggetti, pur facendo sue alcune delle peculiarità tipiche del movimento come l'uso "delicato" dei colori e la rappresentazione di atmosfere riprese in "plein air" per mezzo di sofisticate variazioni luminose.. Il suo soggetto prediletto fu quindi il paesaggio di cui riprodusse non tanto l'aspetto in se stesso, ma l'atmosfera, il "sentimento" che il particolare contesto osservato riusciva a trasmettergli. Elementi ricorrenti ed emotivamente vibranti nella sua opera sono il cielo, l'acqua dei fiumi che pare scorrere davvero sulla tela seguendo una precisa direzione indicata dalla corrente, gli squarci di spiaggia battuta dalle onde che come specchi liquidi in movimento scintillano sotto la luce del tramonto o nel sole abbagliante del primo pomeriggio. Sisley fu l'unico esponente inglese nel gruppo degli impressionisti e mantenne sempre una certa indipendenza sia pittorica che personale. La sua pittura rimanda ad atmosfere quiete e serene, trasmette l'animo pacato, riflessivo e sentimentale dell'autore che poco amava l'ambiente mondano preferendo il contatto con la natura e l'introspezione. Osservando queste tele s'intuisce una vena malinconica forse causata dai mancati riconoscimenti attesi, ma anche una grande tenerezza d'animo. Certamente Alfred Sisley, non essendo incline al "compromesso", ha scelto di vivere seguendo la voce del cuore piuttosto che quella della ragione.

"La Baia di Langland" (nella foto) – Wallraf-Richartz Museum, Colonia 

 

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