PAOLINA BONAPARTE COME VENERE VINCITRICE,CANOVA

 

di Susanna Benassi

 

Paolina Bonaparte (Maria Paola Bonaparte -Ajaccio, 20 ottobre 1780 – Villa Fabbricotti, 9 giugno 1825), sorella prediletta di Napoleone, fece molto parlare di se’ nell'ambiente di corte per il riconosciuto fascino e il comportamento anticonformista che si riverbera anche in questo ritratto realizzato da Canova, per il quale posò senza veli.
All'epoca era inconcepibile e scandaloso che una donna del rango di Paolina posasse nuda e si racconta che a quanti le chiedessero conferma rispondesse ambiguamente:"Lo studio del maestro e' ben riscaldato". 
L'opera, considerata massima espressione dello stile neoclassico, fu commissionata dal secondo marito di lei, Camillo Borghese, e venne scolpita a Roma tra il 1804 e il 1808. Canova ritrae la donna come Venere Vincitrice, ossia, Afrodite scelta da Paride come la più bella tra le tre dee che si rimisero al suo giudizio ( Afrodite ,Atena e Era) e alla quale consegnò il pomo d'oro. Come in tutte le realizzazioni di Canova, maestro nell'arte della forma e del movimento, ciò che l'osservatore coglie di primo impatto e' la vitalità del soggetto. Pare una donna in carne ed ossa quella adagiata sulla dormeuse in una posa estremamente realistica. La torsione del busto, le gambe leggermente ripiegate una sull'altra, la testa ritratta di profilo, i cuscini e i tessuti sapientemente increspati sono gli elementi scultorei che l'artista utilizza sapientemente per infondere dinamicità alla materia inerte. Il marmo,considerato da Canova come il materiale che meglio si presta a riprodurre la sinuosità dei corpi e la morbidezza della pelle e dei tessuti, si plasma sotto le sue abili mani e prende vita. Infine la particolare finitura ‘a cera’ crea giochi di luce sulla superficie che aumentano l'effetto del contrasto vuoto-pieno. Il tutto poggia su una struttura in legno all'interno della quale un congegno meccanico permette di far ruotare la scultura su se stessa. Il rapporto tradizionale tra l'osservatore e l'opera s'inverte: qui e' lo spettatore a rimanere immobile nella sua posizione, mentre la scultura gli si mostra da ogni lato.

 

"Paolina Bonaparte"-Marmo, lunghezza 200 cm Roma, Galleria Borghese

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