Gene Gnocchi: ” Il calcio? La piu’ utile delle cose inutili”

di GIULIA BERTOLI Ironico, pungente e talentuoso, l’ospite che mercoledì 31 luglio, si è presentato al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta. Il risultato? Neanche un posto libero, in platea, per lui, Gene Gnocchi, comico di successo, conduttore televisivo ed ex calciatore. Doveva fare l’avvocato, voleva fare il calciatore: alla fine ha usato la parola per aiutarci a sorridere del pallone, la “più utile delle cose inutili”: questo, il titolo dell’incontro in cui Gene Gnocch ha parlato del suo nuovo libro, “Il gene dello sport”, editore Bompiani. Un libro che nasce dal confronto vivo, sul campo, fra lui e tutti i lettori di “SportWeek” che hanno sempre cercato senza mai riuscirci, di conoscere i retroscena, anche piccanti, delle più svariate discipline sportive. L’intervista, guidata dal giornalista Mario Bartoletti si spiega tra i classici ringraziamenti di rito, ma non mancano battute a riguardo: ” se sono qua è perchè non c’è lavoro”, specifica subito il comico, strappando i primi sorrisi dal pubblico interessato. Un libro, il dodicesimo per lui, che preferisce non definire “della maturità”; ” ….si sorride spesso, e non riguarda solo il calcio, ma tutti gli sport, in fondo si prendono sempre in giro le cose che amiamo tantissimo”. Già, perchè è una grande passione quella che lega Gene Gnocchi allo sport, al calcio, in particolar modo. Ma un libro che fa capire anche quanto studio e conoscenza ci sia di tutte le discipline di cui parla. Durante l’intervista non mancano aneddoti su colleghi e amici del mondo dello spettacolo, come Galeazzi, Frizzi, Rita dalla Chiesa, Paola Ferrari, Cecchi Paone. E quando gli viene chiesto chi si intende più di calcio tra la Ventura e la Ferrari risponde: ” E’ una bella lotta, nessuna delle due. C’è anche da dire che la Ventura è stata con Bettarini….quindi ne capisce ancora meno.” Senza peli sulla lingua, ci parla anche di se e della sua vita personale. ” Ho fatto davvero un sacco di lavori: ero io quello che metteva la granella sul Buondì, per esempio; sempre io quello che dava le cattive notizie: secondo voi chi è stato a dire a Morgan che il gelo aveva rovinato tutte le sue coltivazioni? a Veronica Lario, che dopo il santino che Berlusconi si era preso in testa, non si era fatto niente?… Ci parla anche della sua breve carriera da avvocato- avevo due clienti, poi uno è morto….- e di quella da calciatore: ” ho giocato in tante squadre e sono stato tesserato per il Parma.” E sempre parlando della sua grande passione afferma: ” Per discutere di calcio, bisogna averlo giocato….io non tifo più per nessuna squadra da anni ormai, quando vado al campo mi focalizzo solo su un paio di giocatori che mi interessano, per capire se hanno fatto progressi.” Dunque, un libro dedicato a tutti, sportivi e non. E cosi, stappando una bottiglia di b Franciacorta, che il comico chiede di potersi portare a casa,anche l’epilogo sfiorisce in un sorriso.

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