LA DONNA VAMPIRO DI EDVARD MUNCH, A OSLO

di Susanna Benassi Edvard Munch pittore norvegese, (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944), conosciuto al grande pubblico come l' autore dell'"Urlo"( trasposizione pittorica di un attacco di panico) incentrò tutto il suo lavoro artistico nella rappresentazione di temicome la passione, la vita e la morte. Anticipatore del movimento Espressionista fu criticato per l' uso piatto e violento dei colori e l' appena accennato contorno o “deformazione”con cui realizzava i propri soggetti, effetti voluti per esprimere i sentimenti che voleva narrare. I tragici eventi familiari che fu costretto ad affrontare in tenera età con la scomparsa della madre e della sorella stroncate entrambe dalla tubercolosi, alle quali segui quella del padre medico caduto preda di una sindrome maniaco- depressiva, lo segnarono irrimediabilmente. Scrisse:" La malattia, la follia e la morte erano gli angeli neri che si affacciavano sulla mia culla."Munch si è guadagnato l' appellativo di "pittore dell'angoscia" e in effetti tutta la sua produzione pittorica ha come tema soggetti o per meglio dire "anime" tormentate, vinte, avvilite.Il suo è stato un percorso introspettivo continuo volto a far emergere le proprie angosce che ha traslato sulle tele tentando di renderle percettivamente "universali", perché comuni a tutti gli uomini che ne siano consapevoli o meno. L' impatto emotivo che i lutti familiari ebbero su di lui condizionarono i suoi rapporti con le donne che furono numerosi, ma tumultuosi.Non volle mai formarsi una famiglia nel timore di tramandare il seme della malattia e non si legò mai ad una donna per lungo tempo.Bisogno d'amore e paura d'amare sembrano essere il filo conduttore di tutta la sua esistenza tormentata. La donna per Munch rappresenta l'inizio (la vita) e la fine (la morte), il piacere e il dolore. "La donna Vampiro" esprime in tutta la sua cupezza questi crudi concetti. La figura femminile predomina la scena con la sua rossa chioma fluente che si staglia quasi in rilievo su uno sfondo buio sottolineando marcatamente l' abbraccio mortale nel quale la figura dell'uomo s'annienta.Una forza malefica quella che attrae i due sessi la cui conseguenza è lo scaturire di una nuova vita a cui seguirà un' intervallo d'ansia, dolore e poi, ineluttabile, la morte. "La donna Vampiro" – Munch Museet – Oslo

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