Paolo Villaggio in Versiliana, ” Papa Francesco vive di luoghi comuni”

L’ironia è tranciante, volutamente cattiva, di certo non banale. Può piacere o non piacere, Paolo Villaggio, protagonista di 5 incontri – il primo è andato in scena sabato 6 luglio – al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta: di certo le sue parole non passano inosservate. ‘ Cacciato dal palco il conduttore dell’incontro, Claudio Sottili, fatto rimuovere un trono posizionato per l’occasione, Villaggio, con un lungo runicone nero in dote, si è intrattenuto con Ombretta Colli – che sempre sabato ha inaugurato la mostra fotografico nella Villa dedicata a Giorgio Gaber – e ancora con il neurologo Ubaldo Bonuccelli. Ma, soprattutto, ha volutamente sollecitato, con la solita ‘ cattiveria’ spassosa, il pubblico.” Sto vivendo una normalità imbarazzante, dimentico la metà dei nomi delle persone che conosco e ancora dei vocaboli. Forse sono malato o forse sono semplicemente vecchio. Mi invitano agli spettacoli e agli incontri confidando ancora nella mia lucidità, ma oramai – dice – recito lo stesso monologo perché non sono più capace di improvvisare. Però vado, visto che mi pagano, anche se qui in Versiliana mi danno veramente poco perché dicono che non hanno soldi. Un pensiero su Gaber? Una persona onesta intellettualmente. De Andrè?, non era come si proponeva in pubblico, dove , fingeva. Gli ho invidiato il funerale. Splendido” Dopo una digressione sulle vedove“ che finalmente con la morte dei mariti, che hanno riempito negli ultimi anni di vita di pietanze di ogni genere, oggi conoscono la libertà”, Villaggio fa pollice verso a Papa Francesco ” vive di luoghi e gesti comuni” e chiosa, con parole più convinte, sulla morte ” che è qualcosa da evitare. Ma ha paura della morte solo chi non lascia un suo segno fra chi resta. E solo i grandi lasciano un segno”.

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