di Susanna Benassi
L’Ermafrodito, figlio di Ermes e Afrodite, e' una figura mitologica greca. La leggenda narra che nel corso di un viaggio a Caria, mentre si bagna nelle acque di una fonte sacra, il bellissimo dio incontra la ninfa Salamace che s’innamora perdutamente e gli chiede di unirsi a lei per sempre. I due si fondono in un unico corpo dalle sembianze per metà maschili e metà femminili. L'"Ermafrodito dormiente" è una bellissima scultura di origine greca riprodotta in epoca romana. Rinvenuta nei pressi delle Terme di Diocleziano nel 1610 fu fatta restaurare dal cardinale Scipione Borghese, grande appassionato d' arte. Al momento del ritrovamento la scultura era priva del materasso che fu mirabilmente realizzato da Gian Lorenzo Bernini nel 1620. Oltre alla raffinata e sensuale bellezza estetica delle forme, è attraverso la posa dell’Ermafrodito che l’artista ha espresso la dualità dei sessi fusi in unico corpo. Da un lato la figura sinuosamente adagiata pare essere senza ombra di dubbio una donna, mentre, dall'altro e' la sembianza maschile a predominare.L' abilità del Bernini, nello scolpire a posteriori un letto morbido scavato nella pietra che accoglie l' impronta del corpo immerso nel sonno, e' mirabolante. La superficie del marmo appare soffice e cedevole sotto il peso di Ermafrodito che sembra muoversi o avere appena cambiato posizione. La sublime bellezza di quest'opera è indiscutibile. Chiunque abbia la fortuna di vederla non potrà dimenticarla.
L'Ermafrodito Dormiente si trova al Museo del Louvre