Sigaretta elettronica: una rivoluzione?

di GIULIA BERTOLI Sigaretta elettronica si, sigaretta elettronica no: un’invenzione, questa, più che rivoluzionaria, fino a prova contraria, eppure l’opinione pubblica si spacca in due. Che dietro ci sia un motivo prettamente economico? Molto probabile; eh già, perchè questo fac-simile dell’ “abusata” sigaretta alcuni modelli sono davvero identici- in realtà sembra far risparmiare il portafoglio e dare più garanzie per la salute. Cerchiamo di capirne i motivi, ed iniziamo subito con lo specificare che questo dispositivo elettrico, è dotato di una batteria ricaricabile aromatizzata, che può contenere la percentuale di nicotina che noi decidiamo, oppure può risultarne priva, cioè a nicotina 0. In più, non contiene nè catrame, nè tabacco e non prevede il processo di combustione, cioè quello che alzerebbe molto la percentuale di rischio cancro. Il fumo emanato non è fumo tossico, ma uno scarto di vapore, cioè acqua: questo fatto permette non solo di fumare in luoghi in cui sarebbe vietato, evitando così la scocciatura di doversi alzare ogni volta o addirittura rinunciare ad entrare in un posto, ma elimina il problema del fumo passivo, aspetto importantissimo della questione. Perchè chi decide di non fumare, deve farlo comunque per volontà altrui? Dov’è finita la libertà di vivere la propria salute come si preferisce? Ma arriviamo alI’aspetto economico, meno importante del benessere fisico o dei possibili rischi, ma sicuramente di notevole incidenza in questo caso: quando si va in un negozio rifornito di tale dispositivo, il kit che viene venduto solitamente, contiene la sigaretta, batteria di riserva, caricabatteria, il filtro, vari tipi di liquido aromatizzato con o senza nicotina; I costi possono variare, ma si va da un minimo di 40 euro per tutto il kit. All’incirca ogni 7 giorni va cambiato il liquido, che ha un costo di 7 euro, ed ogni 20 giorni va cambiato il filtro, sempre sui 7 euro. Questo è un quadro generale approssimativo da approfondire recandosi in diversi negozi riforniti, e chiedendo maggiori informazioni; in ogni caso, per quanto la spesa possa sembrare elevata, è stato calcolato un risparmio del 50-70% , rispetto al comprare ogni volta un pacchetto di sigarette, dai prezzi ormai in continuo aumento. Inutile dire che il notevole risparmio non soddisfa proprio tutti, motivo per cui qualcuno cerca di screditare i benefici di questa apparecchiatura, evidenziando rischi spesso poco fondati. Altro aspetto fondamentale è quello psicologico: la sigaretta elettronica è quasi identica a quella normale; stessa gestualità e stesso “sapore” aiutano a convincersi che non stiamo facendo niente di diverso da prima; ecco che la nostra mente si abitua all’idea, e ci fornisce la forza di diminuire il numero di sigarette al giorno, fino, in certi casi, a smettere del tutto. Vietata ai minori di 16 anni, viene considerata da molti studiosi e ricercatori decisamente meno dannosa della normale sigaretta. Risulta di grande importanza rivolgersi ad un medico, per farsi spiegare con precisione ogni dettaglio: non dimentichiamo mai di volerci bene, e ricordiamo, ad ultimo, che è la nostra testa a comandare, sempre e comunque.

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