Vuoi seguire e curare i gatti randagi? Ti serve una tessera 'ad honorem' L’ufficio Ambiente del Comune di Pietrasanta insieme alla Azienda Usl n°12 Versilia ha infatti attuato un progetto di aiuti ed istituzionalizzazione delle persone che, volontariamente e volenterosamente, si occupano dei gatti randagi sul territorio comunale somministrando cibo, provvedendo alle sterilizzazioni e cure mediche.
I gatti liberi si raggruppano naturalmente in colonie e sul territorio comunale vivono circa 243 gatti raggruppati in 43 colonie, accudite da persone di buona volontà.
.
“La normativa vigente _ spiega l’assessore all’ambiente Alberto Giovannetti _ definisce il gatto randagio un animale che può muoversi liberamente sul territorio e scegliere il proprio habitat e ne vieta lo spostamento che può avvenire solo per problemi igienico sanitari o quando si ravvisano problemi per la sua incolumità. Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione, è partito acquisendo una conoscenza delle colonie feline e delle loro abitudini attraverso un esame quanti/qualitativo sui gatti e sulle loro necessità ed è proceduto con incontri formativi, coordinati dal dottor Roberto Pieroni dell’Azienda Asl n° 12, con le persone che se ne occupano giornalmente e che conoscono questa realtà. Il comune di Pietrasanta, che ai sensi della Legge regionale è l’ente responsabile della salute e del benessere delle colonie, ha consegnato quindi alle/ai volontari/e un tesserino di riconoscimento che Istituzionalizza la loro attività e il loro operato”.
Ma non è tutto. La settimana scorsa Pietro Bacci responsabile dell’Ufficio Ambiente e il dottor Roberto Pieroni dell’Azienda Asl n° 12 hanno consegnato, contestualmente ai tesserini, una prima fornitura di cibo alle 50 volontarie per circa 2 quintali totali. Alla consegna era presente il Capo di gabinetto Adamo Bernardi.
Ora il progetto continua con la sterilizzazione delle femmine per mezzo della Asl, attività già in corso da diversi anni, in modo da contenere il fenomeno.
