Al Caffè della Versiliana torna, sabato 28 novembre, Paolo Crepet

Paolo Crepet torna al Caffè della Versiliana d'inverno. Per il famoso psichiatra e scrittore un graditissimo ritorno nel Chiostro di Sant'Agostino, a Pietrasanta (Lu), nell'ambito del salotto promosso dalla Fondazione La Versiliana in collaborazione con il Comune di Pietrasanta, la Banca Credito Cooperativo Versilia Lunigiana e Garfagnana, dove sabato 28 novembre (inizio ore 17,30. Ingresso libero. Info su www.laversilianafestival.it) presenterà il suo ultimo libro dedicato… aibattaglia2.jpg ai problemi della famiglia e alla sua fragilità moderna. Amatissimo dal pubblico, presenza fissa delle più importanti trasmissioni televisive e talk-show in qualità di esperto dei rapporto interpersonali, Crepet si dedica questa volta, dopo aver affrontato l'amore, i sentimenti, le angosce e la solitudine, ad un tema "popolare" come il rapporto tra genitori e figli, l'universo, sempre più complicato degli adolescenti, il bullismo e l'abuso di alcool e droghe, l'educazione, in un libro – "Sfamiglia", questo il titolo – che si legge come un sorprendente abbecedario che disegna attraverso parole-chiave un ritratto in movimento della famiglia contemporanea. Un ritratto e un manuale di regole per il genitore della famiglia moderna, nella quale i componenti passano insieme non più di 40 minuti al giorno, e dove i genitori sembrano arrendersi, concedere tutto ai figli per paura di sentirsi rifiutati o solo per senso di colpa. E ci aiuta a guardare con responsabilità a ciò che abbiamo costruito, talvolta sfasciato. Perché educare significa "accompagnare", voler rischiare di credere nell'altro, avere coraggio: proprio come amare.

"Questo vademecum – scrive Crepet nel biglietto di accompagnamento – nasce dal desiderio di cercare e accettare il confronto con tale nuova e inusitata complessità, anzi, di sfidarla. Ho cercato una modalità di scrittura nuova per me, che accogliesse la necessita di guardare alIa cronaca come a una metafora, a volte annichilente, delle nostre relazioni; di raccontare ciò che vedo e ascolto perché da gesti semplici e parole quotidiane si possa trarre ragionamento e critica; di ripensare ai miei vecchi e più recenti maestri per dire aIla mia generazione che senza di loro si procede alIa cieca; di riascoltare la mia musica e di ripercorrere alcune mie letture formative per ricordare a me stesso e a chi leggerà quanto dietro e dentro una nota o una pagina ci siano risposte a domande che abbiamo smesso di farci. Il libro contiene, ad arricchimento d'esperienza, spunti, riflessioni, citazioni, note attorno al tema più importante e alla prova più determinante che la comunità deve affrontare: il nostro comune futuro, ovvero l'educazione e la crescita delle generazioni nuove. Nel Chiostro sarà presente, come sempre, la libreria "Tonacchera".

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