TIFOSI DA COVID

Queste  due, brevi, testimonianze sono dedicate ai tifosi. Si, ai tifosi della politica ai tempi del Covid, a quelli che a prescindere da quello che sta accadendo lodano il Governo o chi sta all’opposizione. Ne ho una vaga nausea: siamo in una situazione di pandemia- anche se Giappone, Korea del sud, Nuova Zelanda, Thailandia e Australia sembrano stare decisamente meglio degli altri e quindi i loro governi hanno agito con più razionalità e competenza – e ci sono stati gravi errori a vari livelli istituzionali . Errori gravissimi. Ma nessuno, in questa fase può ergersi a pontificare: non esiste il modello Italia – ma smettiamola con questa ridicolaggine – e non sono certo credibili quelle minoranze in Parlamento  che a seconda dell’opportunità politica mettono e tolgono la mascherina in piazza e trovo farsesco il loro evocare, a seconda dei tempi, emergenze o riaperture.

Così come generalizzare sugli italiani irresponsabili sa di giochino ipocrita ed ingiusto: in molti hanno rispettato regole e protocolli e in non pochi, è un fatto, se ne sono fregati. Le maggiori responsabilità stanno però dalle parti dei posti di comando: poi decidete voi, e mi riferisco ai tifosi, se additare governo, regioni, province, sindaci  o forse il Var. Ci sarà tempo e modo per approfondire gli errori e cosa non ha funzionato e perché ci siamo fatti trovare impreparati. Perché ci siamo fatti trovare assolutamente impreparati, ma oggi sono discorsi senza alcun senso. Perché non portano a niente. Servono soluzioni non addebitare colpe guardando al passato. Soluzioni forse dolorose anche se avere dubbi sull’efficacia delle ennesime nuove misure è  fisiologico. Torno alle due testimonianze di altrettanti amici che vogliono evidenziare un fatto: il Covid è’ intorno a noi, a prescindere da se e come ci colpisce. E oggi non possiamo che conviverci nel rispetto di quelle poche regole che ci hanno dato. Chi non le osserva, purtroppo, ci trascinerà nel profondo.

Maurizio
“ Ho scoperto di essere positivo al Covid  10 giorni fa. Me lo ha attaccato mia figlia, 8 anni probabilmente contagiata a sua volta a scuola. Anche mia moglie è’ positiva mentre l’altro figlio ad oggi risulta negativo. Come sto? Bene, nessun sintomo: un lievissimo raffreddore stagionale, quello che ho ogni anno. La casa è’ piccola: sto sul terrazzo, quando c’è’ il sole mi metto a petto nudo. Insomma nessun problema. La bimba ha avuto mal di gola e tosse per qualche giorno. Adesso salta e gioca che è un piacere. Invece mia moglie ha la febbre da cinque giorni, dice che ha le ossa rotte, una tosse che fa paura e si stanca dopo 2 passi. Dice ancora che è un’influenza moltiplicata per 3. Fa pensare come questo virus colpisca un nucleo familiare in modo così differente. Fra qualche giorno ci faranno ripetere il tampone. Non è’ ancora finita, ma siamo sulla strada della guarigione”.

Serena
“ Sono rinchiusa in casa da 9 giorni: ho fatto il tampone 6 giorni fa e ad oggi non ho ancora l’esito, ma ufficiosamente so della mia positività.  Sono  distrutta e sola: non avendo il referto, ed è una vergogna, non si sono ancora attivati quei protocolli che normalmente – anche se con molte difficoltà – ti vengono in aiuto. Il mio medico? Ha problemi anche nell’andare sui vari portali di riferimento: lasciamo stare.   Il Covid me lo sono preso in ambito lavorativo. Siamo 3 colleghe: tutte  positive: stavamo tutto il giorno con la mascherina chirurgica. Oggi ci dicono che sarebbe stata più sicura quella ffp2. Oggi. Non ho più la febbre, da 3 giorni, ma sono a pezzi. Ho come due aghi conficcati in gola e non riesco a deglutire se non con un dolore difficile da descrivere. Figuriamoci a mangiare. Ogni colpo di tosse e’ come una ginocchiata nella schiena e perdo respiro in quel momento. Non ho più il gusto, l’olfatto. Faccio due passi e provo una profonda stanchezza. Questa non è’ un’influenza, questa è una malattia sconosciuta e che fa paura. Quando leggo e ascolto quei fessi che si incolpano uno con l’altro perché suggestionati politicamente, provo una rabbia enorme. Poveri sciocchi, è una guerra fra poveri: dobbiamo sperare nella casualità dell’effetto del contagio e nella competenza dei medici. Il resto sono chiacchiere. Ma un consiglio vorrei darlo; compratevi le mascherine migliori, fate pochissima vita sociale quella strettamente necessaria, state a distanza e igienizzatevi le mani perché questo Covid può contagiarti senza farsi neanche percepire o ti può condurre diritto ad un tubo in gola. Tutto questo probabilmente passerà, ma adesso provo tanta paura”

Pensiamoci: c’e sempre tempo per fare i tifosi. Ma non è questo il tempo.

lucabasile

 

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