QUANDO IL TOPOLINO ‘ INFIAMMA ‘ LA PIAZZA

Ore 11 di un mattino di crepuscolo precoce d’estate. In una piazza cittadina, all’improvviso, fa la sua apparizione un topolino: non è una nutria, non e’ un tarpone, non è un ratto che si trascina imbolsito. Insomma, non dovrebbe fare paura.   E’ appunto un topolino credo di campagna che disperatamente cerca un pertugio, una via di fuga,  dove allontanarsi dall’intorno sovreccitato ed urlante. Già perché la presenza del topo innesca reazioni di due tipi: grida e sghignazzi. Celati dal timore di un contatto, di un morso,  di una  leptospirosi fulminante. Premessa: non vado matto per i topi. Anzi, non mi piacciono.  Ma la cornice che fa da sceneggiata alla paura dell’animale mi piace ancora meno. Il topolino attraversa la strada, si nasconde sotto uno zerbino di un’attività , riparte velocemente rasentando gli ingressi dei negozi: insomma fugge dalle grida. È terrorizzato. Poi arrivano gli ‘ eroi’: un ragazzo spunta dal suo nulla e scaglia un sasso contro il topo. Non lo colpisce, ma c’e’ chi urla: “ bravo”: il ragazzotto ostenta fierezza e va alla ricerca di un altro sasso. Poi ancora arriva una persona discretamente anziana che si avvicina furtiva al topolino rannicchiato in un angolo  e platealmente e rumorosamente con una pedata tenta di schiacciarlo. Non ce la fa: il topolino coglie l’istante e fugge di nuovo. Si infila in qualche non dove. Alzo la voce: “ ma lasciatelo stare. Cerca solo un buco dove nascondersi. Cosa vuoi schiacciare..ma datevi una regolata”. Le risposte che ottengo, a parte il ‘ supporto’ di due ragazze, non sono gentilissime, diciamo così  e poi “ il topo, piccolo o grande, fa schifo e porta malattie” mi ricorda una signora con la mascherina a coprire quasi gli occhi e la bocca spalancata al mondo.

Alla fine il topolino trova il suo pertugio e sparisce. E così tutti tornano al loro ‘ prima’, ad osservare le foto e i video girati sull’animale, a riporre sassi e pedate.

E tutto ancora torna a scorrere. Abbastanza inutilmente. Nel segno della ‘ viltà repressa dei penultimi’.

lucabasile

foto archivio di Julian Rad

Suggeriti

Informazioni sull' Autore Luca Basile