Oriana Fallaci: interpretazione entusiasmante della Guerritore

di GIULIA BERTOLI Monica Guerritore ed Oriana Fallaci: una grande attrice ed una grande giornalista, due personalità distinte che si fondono in un unico, sensazionale binomio dal risultato sorprendente.”Mi chiedete di parlare”: questo il titolo dello spettacolo scritto e diretto dalla Guerritore, che veste i panni di Oriana Fallaci, in onore della sua indiscussa personalità. Ed è un “tutto esaurito” al Teatro Comunale di Pietrasanta, dove lunedì 25 marzo si è svolta la messa in scena dell’attrice romana, tra applausi ed entusiasmo generale. All’apertura del sipario, ci troviamo di fronte la casa di New York della giornalista, luogo in cui si era ritirata negli ultimi anni della sua vita, durante la malattia che l’aveva colpita, un inarrestabile cancro che lei definiva “il mostro”. Subito dopo, un video proiettato sulla parete ci richiama ad immagini di guerra e distruzione: la guerra, uno degli aspetti più importanti che condiziona vita ed ideologie di Oriana Fallaci. Ecco che lentamente arriva la protagonista, posizionandosi al centro del palco. Tutto lo spettacolo verte su un’intervista tra Oriana ed una voce fuori campo, che pone molte domande spaziando tra un argomento e l’altro: pensiero politico, religioso, vita privata e sociale, la morte della madre, del compagno, la sua malattia. Un monologo a 360 gradi, che pone l’accento sul coraggio, la veemenza, la forza di una donna diventana cosi celebre, ed estremamente fragile allo stesso tempo: la donna che si alterna alla scrittrice. L’interpretazione di Monica Guerritore appare s convincente, completamente immersa nel suo personaggio, ne ricalca modi di fare, espressioni e gestualità, tenendo tutti con il fiato sospeso. La vediamo fumare, dire parolacce, ridere e piangere, correre da una parte all’altra del palco e gettarsi a terra straziata dal dolore, quando parla dei crimini di guerra contro cui la stessa Fallaci ha combattuto in prima persona. Il tutto intervallato da piccoli video proiettati, in cui si vedono foto di Oriana Fallaci e sue frasi celebri; ” Il mio talento è la mia libertà”, una tra le più belle e condivise dall’attrice romana. Nonostante la stessa Guerritore, in alcune interviste avesse dichiarato di ammirare molto la giornalista, ma di dissociarsi da alcune sue idee cosi radicali, sembra che nessuno potesse interpretarla meglio di lei: quello che arriva agli spettatori è un mix di energia e forza inarrestabile, si ha difficoltà a capire fino a che punto la protagonista stia davvero recitando. Unica pecca, la durata dello spettacolo: la chiusura del sipario sembra quasi un “fine primo tempo”; infatti, alle 22.30 appena, dopo solo un’ora dall’inizio, Monica Guerritore ringrazia il suo pubblico con un inchino e lascia cosi il palcoscenico. Nonostante la durata limitata, lo spettacolo riesce a cogliere molto bene gli aspetti più importanti della vita di una donna da ricordare ed onorare per il suo coraggio. L’attrice, che anche stavolta si è messa in gioco nell’interpretare un ruolo cosi difficile, ammette di non aver colto fino in fondo “il mistero” che circonda da sempre Oriana Fallaci, la sua vera essenza, ma è ben felice di aver condiviso con il pubblico una piccola parte della sua esistenza, facendone luce. Due grandi donne, in un unica personalità, da far venire i brividi.

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